Il visone europeo, Mustela lutreola, è un membro europeo della famiglia Mustelidae che vive in alcune regioni di Italia, Spagna, Francia, Romania, Ucraina, Estonia e, in numero maggiore, in Russia, sebbene non si trovi ad est dei monti Urali. In passato era diffuso in tutta Europa, raggiungendo la Finlandia a nord, ma è ora estinto nella maggior parte del suo antico areale.
I visoni europei hanno un corpo snello e flessibile, code folte e zampe palmate. Hanno un mantello estivo patinato ed un mantello invernale più scuro e più folto, meglio adatto per basse temperature. La loro vista è generalmente scarsa, così, durante la caccia, fanno un maggior affidamento sul loro sviluppato senso dell'olfatto
I visoni europei sono animali solitari e vivono in rifugi in vicinanza dell'acqua dolce. I loro territori sono estesi su un'area di costa o di riva di quattro chilometri di lunghezza e questi vengono difesi con una combinazione di marcature olfattive e aggressioni fisiche. Sono prettamente carnivori e predano una vasta gamma di animali acquatici, tra cui pesci, arvicole, conigli e anseriformi.
La puzzola è un carnivoro mustelide che colonizza l’Europa senza grandi distinzioni di habitat, dal momento che è adattabile e versatile: la troviamo quindi a popolare Svezia e Finlandia come Spagna e Gran Bretagna (anche se qui non è diffusissima); è assente in Grecia e nell’Italia insulare. È stata introdotta dall’uomo in Nuova Zelanda, dove si è diffusa a discapito delle specie antagoniste locali.
È ibridabile con il furetto e il visone europeo (con cui viene incrociata in allevamento soprattutto per ottenere una pelliccia più apprezzabile per il mercato della moda).
Di aspetto affusolato e cilindrico, questo animale non ha grandi dimensioni: i maschi possono raggiungere i sessanta centimetri (coda compresa e come misura massima) e il chilogrammo e mezzo, mentre le femmine sono sempre notevolmente di stazza più piccola. Ha corte zampe tozze con piedi semipalmati (è un buon nuotatore, anche se non ha un adeguato isolamento del pelo per rimanere in acque a bassa temperatura), robuste unghie non retrattili e una gran forza muscolare, testa massiccia su cui si innestano occhi piccoli e, come la maggior parte dei mustelidi, una presa mandibolare di eccezionale potenza, soprattutto se comparata alle dimensioni dell’ossatura.
I Lutrini (Lutrinae) sono una sottofamiglia di carnivori della famiglia dei Mustelidi, noti con il nome comune di lontra.
La lontra è uno dei tanti cugini del furetto; ne esistono tredici specie nel mondo, siano esse legate ad un habitat di acqua dolce o di acqua salata, che vanno a popolare quasi tutti i continenti.
La maggior parte di queste specie è protetta.
In Italia la detenzione di questi animali è vietata, siano essi autoctoni (Lutra lutra) o di importazione, mentre in altri stati è concesso averli come animali domestici… Con una casa ben attrezzata, è ovvio: le lontre godono di una considerevole stazza (la specie più grande, la lontra marina, raggiunge i quarantacinque chilogrammi), grande forza e enorme intelligenza, insieme ad una delle caratteristiche principali della famiglia dei mustelidi: giocano tantissimo.
L'ermellino (Mustela erminea) assomiglia alla donnola (forse il suo parente più stretto a livello evolutivo), anche se di dimensioni più piccole, dai ventidue ai trentadue centimetri di lunghezza del corpo, coda esclusa; le femmine sono sensibilmente più piccole dei maschi; il corpo è affusolato, con zampe corte, larghi artigli non retrattili, testa e collo molto allungati e una dentatura non molto pronunciata ma dal morso potente; gli occhi sono neri, rotondi, grandi, le vibrisse molto lunghe, le orecchie piccole e tonde. La coda solitamente è lunga intorno ai nove centimetri.
Il tratto che caratterizza maggiormente questo mustelide è (nel bene e nel male) la sua pelliccia, la sua capacità di variare colore dall’estate all’inverno; mentre nella bella stagione l’ermellino è di un pacato tono cannella o bruno, con pancia e sottogola color crema, durante il periodo freddo assume il suo famoso bianco immacolato e serico (come purtroppo ci ricordano le pellicce di reali e papi); unica costante: la punta della coda nera.
Sono ottimi scalatori di alberi, scavatori e discreti nuotatori ed hanno olfatto vista ed udito finemente sviluppati, il che contribuisce a renderli temibili cacciatori.
Come la loro fama indica e come si arguisce dalla loro dentatura sono predatori carnivori: la loro dieta si basa preferibilmente su animali a sangue caldo, per lo più piccoli e medi roditori, anche se non disdegnano uova e pesci.
Il tasso comunemente conosciuto in europa, risponde al nome di Meles meles (altre sottospecie hanno nomi diversi), è un animale che abita l’Europa in maniera diffusa e l’Asia orientativamente nella fascia temperata fino al Giappone (ovviamente con diverse sottospecie).
L’habitat preferito dal tasso sono i boschi misti e di latifoglie con folto sottobosco e terreno ricco di humus alternati a zone aperte come macchie, radure, pascoli e coltivi, sia in pianura che in montagna anche in condizioni di semi naturalità.
Come altitudine, è difficile trovarlo oltre la zona degli alberi.
Il tasso, appartiene all’ordine dei Carnivori ed alla famiglia dei Mustelidi; come mustelide è di maggiori dimensioni rispetto a faine, donnole ed ermellini ed ha un aspetto complessivamente tozzo, anche se in caso di necessità riesce a muoversi dentro spazi piuttosto angusti di una decina di centimetri di diametro. È riconoscibile sempre per le caratteristiche strisce longitudinali nere sul lungo muso bianco che partono leggermente sopra il muso inglobando occhi ed orecchie, la cui punta è bianca.
Il gulo ghiottone (Gulo Gulo). Distribuito nel nord di Europa (lambendo l’Asia) e America, questo grosso e massiccio mustelide gode di pessima fama, tanto nella mitologia norrena e nordamericana quanto nella vita comune, dato che il suo appellativo di ghiottone se lo guadagna grazie alla sua abitudine all’overkilling, cioè ad uccidere molte più prede di quante ne possa mangiare.
La forza del suo morso da carnivoro è paragonata alla iena, i suoi artigli sono semiretrattili (cosa insolita per un mustelide) e considerata la sua stazza (circa trenta chilogrammi per un metro di lunghezza coda esclusa) ha una forza indomabile, unita ad un ottimo olfatto e ad una temerarietà senza limiti: tutto questo ne fa un formidabile cacciatore, che non esita ad attaccare prede molto più grandi di lui come le renne.
Il tayra, (Eira barbara) grande mustelide onnivoro del centro e sud America.
Unico del suo genere (Eira) ma presente con più sottospecie, il tayra (o taira) abita le foreste neotropicali decidue e sempreverdi dal sud del Messico, alla Bolivia, fino al nord dell'Argentina e nell'isola di Trinidad.
Ha un aspetto simile a quello di una grossa donnola, più o meno come un cane di media taglia, con una lunga coda cespugliosa ed un flessuoso collo che termina con una testa tozza, con una dentatura dai canini pronunciati e possenti molari.
La lunghezza del corpo è di circa sessanta-settanta centimetri a cui se ne vanno a sommare circa quaranta di coda; può raggiungere un peso di sette chilogrammi, anche se più spesso si aggira intorno ai cinque.
Il dimorfismo della specie si evidenzia in una maggior dimensione del maschio rispetto alla femmina.
Le zampe sono corte, robuste e terminano con grandi piedi dalle lunghe unghie non retrattili.
La pelle è nera, il pelo è duro ma liscio: il colore può variare a seconda della regione geografica, ma in generale è di colore marrone scuro, quasi nero, che diventa lievemente più chiaro sulla testa e sulla parte superiore del collo (invecchiando, questa zona assuma addirittura un tono grigio), mentre sulla gola e sulla prima parte del petto spesso forma una sorta di diamante bianco.
Il tasso del miele (Mellivora capensis) viene detto anche mellivora o ratele; appartiene alla famiglia dei mustelidi e costituisce da solo la sottofamiglia Mellivorinae dove si distingue in più specie.
Sebbene nell’aspetto ricordi il nostro tasso eurasiatico, per abitudini e dieta è più assimilabile al ghiottone o alla donnola.
Come habitat predilige la savana e la foresta; è assente nelle regioni estremamente aride o estremamente umide.
È sconosciuta la durata della sua vita in natura, anche se in cattività ci sono esemplari che hanno raggiunto i ventiquattro anni.
Il tasso del miele è un parziale plantigrado lungo circa un metro (di cui un quarto circa di coda), alto trenta centimetri al garrese, e pesa fino a quindici chilogrammi; è presente dimorfismo sessuale, per cui la femmina ha dimensioni e peso minori del maschio.
La faina
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