Volere un furetto non dovrebbe limitarsi alla soddisfazione dei propri desideri e della propria vanità, troppo spesso vediamo passare sopra alle più basilari norme di buon senso e tutela, anche tra gli appassionati più esperti, che per avere il furetto del tal colore, nel tal periodo, della tale età, scendono a patti con cialtroni più o meno distinguibili, quando i punti eticamente fondamentali dovrebbero e potrebbero essere chiari e facili da seguire e rispettare.
Esattamente come abbiamo, purtroppo, il potere di indirizzare le scelte degli allevatori per le colorazioni, capriccio che spesso crea indebolimento e pasticci delle linee di sangue e si ripercuote sulla salute dei furetti che crediamo di amare, nella stessa misura possiamo influenzare il loro modo di allevare pretendendo tutte le tutele corrette, abbiamo questo potere, usiamolo con intelligenza, facciamo la differenza!
Il commerciante senza scrupoli in negozio o fiera, l'allevatore da quattro soldi, lo scucciolatore casalingo allo sbaraglio davanti al rifiuto di tutti di avallare i loro comportamenti deleteri, dovranno inevitabilmente smettere di allevare, oppure allinearsi alle norme di tutela!
Se manca qualcuno di questi passaggi di tutela, si applica la definizione dispregiativa di scucciolatori, si tratta nella migliore delle ipotesi di incoscienti, nei casi più gravi di veri e propri criminali, in gran parte responsabili dello sfacelo che regna nella disinformazione, nei maltrattamenti e negli abbandoni. Acquistare da personaggi del genere furetti corrisponde ad esserne complici. La giustificazione del "salvare" quell'animale dalle condizioni malsane, per quanto comprensibile, perde la sua validità davanti all'evidenza che in questo modo si contribuisce attivamente ad allungare la catena dei furetti che il soggetto continuerà sempre a mettere al mondo o commerciare finché qualcuno glieli comprerà.
1. Il furetto deve essere sempre consegnato con libretto sanitario corredato di microchip, già pre-registrato o con indicazione di registrarlo a: anagrafe@furettomania.com e ASL di zona, con almeno il primo vaccino per il cimurro e con esame coprologico negativo.
2. Il furetto deve essere separato dalla cucciolata tassativamente ad un età non inferiore
alle 8 settimane/60 giorni, e deve essere socializzato e non mordace in modo problematico.
3. Il furetto deve essere svezzato abituandolo a mangiare carne bianca e le migliori
crocchette grain free ad alto contenuto proteico.
4. L'allevatore deve fornire in formato cartaceo o file ecc. le informazioni necessarie alla gestione ottimale, alimentazione, sicurezza, veterinario specializzato e supportare la gestione con indicazioni per i training per tutto il tempo necessario.
5. L'allevatore deve dare indicazioni sulla castrazione/sterilizzazione che non incentivino la riproduzione incontrollata né danneggino la salute del furetto.
6. L'allevatore deve fornire una genealogia consapevole e argomentata PRIMA e alla CONSEGNA del cucciolo. La genealogia va visionata PRIMA con calma e cura, accertandosi che non ci siano nella linea di sangue accoppiamenti tra consanguinei o tra furetti macchiati, perché questo può portare a problemi di salute oltre a dare una percezione ben chiara di che tipo di allevatore sia quello che abbiamo di fronte.
In consanguineità e tra macchiati NON si alleva.
7. L'allevatore responsabile fa visitare il luogo dove l'allevatore gestisce i furetti. E' fondamentale. Nell'epoca del virtuale è di altissima probabilità cadere nel tranello di chi si racconta perfetto. Spazi angusti, dimensioni della casa e delle gabbie inappropriate al numero di furetti, cibo scadente, ciotole e cucce sporche, unghie lunghe, orecchie sporche sono tutti elementi di allarme dai quali prendere le distanze rinunciando all'acquisto anche se ormai si è arrivati "fin lì"!
8. L' allevatore responsabile fa firmare e rispetta un contratto di responsabilità legato alla registrazione del MICROCHIP con possibilità di riconsegna del furetto in caso di impossibilità a mantenerne la custodia.